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Catechismo di San Pio X

Dopo la versione completa del Catechismo di San Pio X attualizzata (al Concilio Vaticano II) e commentata, di cui riproponiamo una seconda edizione più agile e con una puntualizzazione, ecco una sorta di ‘appendice’ a esso, il ‘Catechismo per protestanti’.

Nel primo, partendo dall’efficacia sempre attuale (di taglio per così dire ‘giornalistico’) di domande e risposte brevi, concise, puntuali e precise sulla dottrina cattolica, vero punto di forza di esso Catechismo, si approfitta di esse per proporre una riflessione a commento che esamina il rapporto con Dio nel suo peculiare aspetto di ‘rapporto amoroso’.

Richiamando le somiglianze e le differenze con i rapporti di coppia terreni, in essa si finisce per affrontare i grandi temi della vita, della morte e della salvezza dell’uomo in una particolare ottica, che non mancherà (quantomeno) di destare curiosità.

Nel secondo i detti temi vengono rivisti alla luce di quanto sostenuto dai fratelli separati, per trovare spunti di unione in relazione agli aspetti dottrinali visti rispettivamente in ambito spaziotemporale e nel diverso ambito, aspaziale e atemporale, proprio di Dio.

In allegato gratuitamente scaricabile si trova pertanto:

1-il testo del Catechismo di San Pio X senza commento

2-il commento al detto Catechismo (aggiornato)

3-il ‘Catechismo per protestanti’.

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Versione completa del Catechismo di San Pio X in una versione attualizzata (al Concilio Vaticano II) e commentata.

Ecco la versione completa del Catechismo di San Pio X in una versione attualizzata (al Concilio Vaticano II) e commentata.

Partendo dall’efficacia sempre attuale (di taglio per così dire ‘giornalistico’) di domande e risposte brevi, concise, puntuali e precise sulla dottrina cattolica, vero punto di forza di questo Catechismo, si approfitta di esse per proporre una riflessione a commento che esamina il rapporto con Dio nel suo peculiare aspetto di ‘rapporto amoroso’.

Richiamando le somiglianze e le differenze con i rapporti di coppia terreni, in essa si finisce per affrontare i grandi temi della vita, della morte e della salvezza dell’uomo in una particolare ottica, che non mancherà (quantomeno) di destare curiosità. 

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GEOFFREY CHAUCER E LA FESTA DI SAN VALENTINO.

La festa che, in onore di San Valentino vescovo dell’antica diocesi di Interumni, l’attuale Terni, si celebra il 14 febbraio, per tradizione considerata ‘la festa degli innamorati’, fu istituita nel 496 d.C. da papa Gelasio I con l’obiettivo di cristianizzare i Lupercalia, festa pagana che, dedicata nell’antica Roma al dio selvatico Fauno Luperco, si celebrava il 15 febbraio con riti sfrenati ed apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore espressa dai cristiani. Fu proprio papa Gelasio I a ‘battezzare’ la nuova festa dell’amore anticipandola di un giorno rispetto agli antichi riti pagani e, facendo, dunque, diventare il vescovo di Terni ‘Patrono degli innamorati’. Alla diffusione della festa di San Valentino, particolarmente in Francia ed in Inghilterra, offrirono un notevole contributo attraverso i loro numerosi monasteri i monaci benedettini, già sin dalla fine della seconda metà del VI secolo d. C. affidatari della basilica ternana di San Valentino.

Considerate le non poche difficoltà di identificazione dei santi martiri dei primi secoli, sia per le tardive documentazioni di cui si è in possesso e sia anche per l’omonimia tra persone diverse, la tradizione in base alla quale San Valentino è considerato il Patrono degli innamorati è di incerta origine;  infatti, quantunque una leggenda racconti dell’offerta di una sostanziosa somma di denaro che il Santo vescovo avrebbe destinato ad una povera fanciulla in dote per il matrimonio, una delle tesi maggiormente accreditate dagli studiosi è che la dedicazione della festa di San Valentino agli innamorati sia da ricondurre a Geoffrey Chaucer, padre della letteratura inglese, il quale, nella propria opera ‘The Parliament of Fowls’ (Il Parlamento degli Uccelli), collegata anche con la tradizione medioevale anglo-francese in base alla quale proprio in quella data ha inizio l’accoppiamento degli uccelli, associa la celebrazione alla storica ricorrenza del fidanzamento di Re Riccardo II d’Inghilterra con la principessa Anna di Boemia; tale interpretazione risulta, comunque, di dubbia valenza, in quanto la data ufficiale del fidanzamento del sovrano sarebbe il 3 maggio, ricorrenza della festa di un altro San Valentino, di origini genovesi; proprio l’omonimia tra i due Santi, può aver nel tempo ingenerato una sia pure non voluta confusione tra le due ricorrenze.

Pur se non è possibile dare certezza assoluta all’evoluzione storica della ricorrenza del 14 febbraio, da alcuni precisi riferimenti storici si evince come la giornata del 14 febbraio fosse dedicata agli innamorati a partire dai primi secoli del II millennio dell’era cristiana; infatti, il 14 febbraio del 1400, fu istituito a Parigi l’Alto Tribunale dell’Amore che, formato da giudici prescelti in base alla rispettiva familiarità con la poesia d’amore, era ispirato ai princìpi dell’amor cortese e si prefiggeva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d’amore (tradimenti, violenze, etc…).  

La festa di San Valentino associata agli innamorati trova anche traccia nelle antiche ‘valentine’ ossia i biglietti che in occasione di tale festa erano oggetto di sambio tra gli innamorati; la più antica “valentina” di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo e fu scritta da Carlo d’Orléans, all’epoca detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge a sua moglie (la seconda, Bonne di Armagnac) con le parole: Je suis desja d’amour tanné, ma tres doulce Valentinée….

La dedicazione della festa di San Valentino agli innamorati risulta evidenziabile anche nella produzione letteraria di William Shakespeare, il ‘Bardo dell’Avon’; ‘nell’Amleto, infatti, durante la scena della pazzia di Ofelia, la fanciulla canta vaneggiando: ‘Domani è San Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina!’.

Nando Costarelli

GEOFFREY CHAUCER E LA FESTA DI SAN VALENTINO.

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Convocazione assemblea ordinaria

Oggetto: Convocazione Assemblea Ordinaria

I Soci dell’Associazione ex-alunni dell’Istituto San Michele di Acireale sono convocati in assemblea ordinaria in prima convocazione presso i locali dell’Istituto San Michele in via Dafnica 156, il giorno 07/04/2018, alle ore 06:00, ed eventualmente in seconda convocazione alle ore 10:30 sempre nel medesimo luogo, per esaminare il seguente ordine del giorno:

1. Relazione Attività Svolte A.S. 2017.

2. Presentazione ed approvazione Bilancio Consuntivo Esercizio 2017.

3. Presentazione ed approvazione Bilancio Preventivo Esercizio 2018.

4. Programma Convegno 6 Maggio.

5. Varie ed eventuali.

Si forniscono alcune indicazioni sulle materie oggetto di delibera assembleare:

1) Relazione del Presidente sulle attività svolte durante l’esercizio sociale anno 2017

2) Relazione sui conti del bilancio/ rendiconto economico-finanziario consuntivo anno 2017. Presentazione ed approvazione del bilancio / rendiconto economico-finanziario consuntivo anno 2017. 3) Presentazione ed approvazione del programma e del bilancio preventivo anno 2018.

4) Presentazione del programma per il convegno ex alunni del 6 Maggio.

L’assemblea sarà validamente costituita secondo le norme statutarie.

Si Precisa che con la trasformazione dell’Associazione in No-Profit è stato scorporato il Raduno/Convegno Annuale degli ex-alunni (che si terrà regolarmente il 6 Maggio) dall’assemblea per l’approvazione dei bilanci (che si terrà il 7 Aprile)

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La questione dell’effettiva identità di William Shakespeare.

Una delle questioni più controverse recentemente oggetto di dibattito da parte di numerosi critici
letterari è la presunta identità non inglese di William Shakespeare, il ‘bardo dell’Avon’, del quale
le biografie ufficiali attestano la nascita nella cittadina inglese di Stratford-upon- Avon’ nel
periodo elisabettiano della dinastìa dei Tudor, in una data che si attesta attorno al 23 aprile 1564.
Se dubbi possono sussistere circa il giorno esatto della nascita, non ne sussistono, invece, circa il
battesimo, amministratogli qualche giorno dopo (esattamente il 26 aprile) nella chiesa
parrocchiale della cittadina inglese e di cui esiste, dunque, ufficiale documentazione, così come
non ne sussistono anche sulla morte, che lo colse il 23 aprile 1616 a soli cinquantadue anni, ma
protagonista di un’intensissima carriera letteraria.
Alcune opere dello scrittore e drammaturgo inglese sono da tempo sotto l’occhio indagatore dei
critici; una in particolare è ‘Much Ado About Nothing’ (‘Molto rumore per nulla’) che,
ambientata nella nostra Sicilia, ed esattamente a Messina, è talmente ricca di particolari,
espressioni e modi di dire tipicamente messinesi, il che ha fatto sorgere nei critici un dubbio circa
l’effettiva identità del drammaturgo. Affermavano costoro che, sotto lo pseudonimo (secondo
loro) ‘William Shakespeare’, si celasse l’identità di un tale Michelangelo Florio Crollalanza per
il quale, nobile messinese figlio di Giovanni Florio, medico, e di Guglielmina Crollalanza, sia
stato, dunque, facile servirsi del nome della madre, per crearsi lo ‘pseudonimo’ William
Shakespeare. D’altronde ‘Guglielmo’ in lingua inglese è ‘William’ e l’etimologia del cognome
Shakespeare fa pensare al verbo ‘shake’ che significa ‘scuotere’ o ‘scrollare’ e ‘speare’ che
significa ‘lancia’. Da ‘scuotilancia’ a ‘crollalanza’ il passo è breve e proprio ‘Crollalanza’ è
ancor oggi un diffusissimo cognome a Messina.
A dire dei critici, l’opera ‘Much Ado About Nothing’ (Molto rumore per nulla) è, in realtà, la
trasposizione in lingua inglese di una commedia, composta in vernacolo siciliano ed intitolata
‘Tantu scrusciu ppi nenti’. Troppe evidentemente, a giudizio dei critici in questione, le analogie
tra le due opere, il che confermava la loro ipotesi che solo un commediografo locale potesse
conoscere i numerosi dettagli inseriti nell’opera. Peccato, poi, che tale ipotesi, rilanciata qualche
mese fa e che riprendeva, comunque, alcune considerazioni avanzate nel corso del ‘900 da critici
letterari di vaglia, quali Santi Paladino, Enrico Basta e Martino Juvara, si sia rivelata una
bufala, una vera e propria ‘fake news’, di un fantomatico sito livornese ‘Sky 24 Ore’ che, parodia
della ben più famosa testata giornalistica ‘Sky News 24’, aveva diffuso la notizia ‘scoop’ che
presso l’Archivio Shakespeare della Biblioteca comunale di Stratford-upon- Avon era stato
rinvenuto il 26 giugno 2017 tra documenti personali dello scrittore il certificato di nascita che
confermerebbe la nascita di Michelangelo Florio Crollalanza a Messina il 23 aprile 1564.
L’ipotesi aveva fatto sobbalzare critici e letterari, seminando persino il panico tra gli inglesi, che
stavano vedendosi privati di quello che da sempre hanno giustamente considerato il loro ‘genio’,
la cui attività letteraria ha notoriamente compreso alcune opere ambientate in Italia (Romeo and
Juliet, Othello, The Two Gentlemen of Verona e, per l’appunto, Much Ado About Nothing). A
supporto di tale fantomatica ipotesi, poi, la considerazione che Michelangelo Florio Crollalanza
sia stato costretto ad emigrare con la famiglia da Messina in Inghilterra a causa dell’intolleranza
religiosa dei cattolici nei confronti delle convinzioni religiose calviniste ed in terra d’Albione
abbia assunto le nuove generalità anagrafiche.
Se ancor oggi, comunque, gli studiosi continuano a vagliare ogni possibilità sull’ambientazione
delle opere, sono comunque vere e, come tali, inoppugnabili due ipotesi:
– esistono, come già detto, documenti ufficiali che suffragano l’identità inglese del ‘genio’:
l’atto di battesimo, custodito presso la chiesa parrocchiale della ‘Santissima Trinità’ a
Stratford-upon- Avon;

– nella stessa chiesa parrocchiale del borgo natìo, esiste il sacello funebre di Shakespeare.
Quanto al fantomatico sito ‘Sky 24 Ore’, esso, parodìa dell’emittente Sky News 24, specifica di
pubblicare notizie inesatte o, addirittura, inventate a scopo satirico, per fare riflettere o divertire;
esso non è una testata giornalistica e non viene aggiornato quotidianamente, come si è soliti fare
con i siti ufficiali. Al di là dell’apologo diffuso da parte del fantomatico sito WEB, la questione
‘Shakespeare’ appassiona i critici letterari e, dunque, ciò può costituire possibilità di ulteriori
approfondimenti su una tematica che rimane, comunque, di notevole importanza.

Prof. Nando Costarelli

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Catechismo Pio X Parte IV

Chi ama ha le sue gratificazioni. E di queste ci occupiamo in questa parte di Catechismo: quelle che derivano dall’amore di Dio e del prossimo.

Sono Virtù e Beatitudini, che traducono in atto una parte importante delle conseguenze per noi dell’amore amore che ricambiamo a Dio.

La religione non è infatti solo precetti, comandi, doveri … quelli che abbiamo visto fin qui, Ma anche –e soprattutto- questo.